Lo Yoga: Filosofia e Pratica.

Lo Yoga è una disciplina antichissima che sta affermandosi ormai in tutto il mondo come uno degli strumenti più efficaci per garantire salute sia fisica che mentale e realizzazione spirituale agli esseri umani di tutte le età.

Essendo questa disciplina di origine orientale essa ne respira i ritmi e le atmosfere richiedendo alla persona occidentale che vi si avvicina un po’ di pazienza, attenzione e intuizione per cogliere i messaggi non verbali che ne costituiscono il vocabolario principale. Per comunicazione non-verbale si intende tutto quel complesso di segnali, gesti, movimenti, posture, espressioni del volto, posizione spaziale, toni di voce ed altri aspetti che esprimono le nostre idee senza bisogno di parole.

Uno dei modi migliori per capire il significato delle idee a cui ci avviciniamo è quello di interrogarci sull’origine del loro nome. Il vocabolario dello Yoga si basa sul sanscrito, (lingua perfetta, elaborata, dotta) che è un’ antica lingua nata in India.

Tra le varie possibilità interpretative quella che secondo Prabhat Rainjan Sarkar (filosofo e maestro indiano autore di una vastissima enciclopedia filologica) è la più vicina all'essenza dello Yoga è: “unificazione”.

Considerando le interazioni tra il corpo e la mente, è stato formulato un metodo unitario per mantenere questo equilibrio, un metodo che combina tutti gli ingredienti necessari alla salute fisica con le tecniche psico-spirituali che assicurano la pace della mente.

Questi sono gli strumenti dello Yoga:

 

Yoga significa unione

Supponiamo che ci siano 4 mele: due più due. Nel caso dell'addizione ogni mela manterrà la sua individualità immutata prima e dopo l'addizione. Nel caso dell'unificazione le parti che si uniscono non mantengono le loro identità separate. Possiamo fare una similitudine con la miscela di acqua e zucchero: quando lo zucchero si unisce all'acqua dà origine a una soluzione. In questo caso lo zucchero e l'acqua non possono mantenere le loro identità separate. Questo è quello che si intende col termine "unificazione", unione del corpo con la mente e lo spirito, del microcosmo col macrocosmo, della mente individuale con l’infinita Coscienza Cosmica. (BRAHMACAKRA: ciclo della creazione).

Molte sono ancora le opinioni errate sull'antichissima disciplina dello Yoga, che spesso viene circondata da una sorta di alone "magico". Lo Yoga è una scienza completa della vita che ha avuto origine in India migliaia di anni fa. E' il più antico metodo di crescita personale del mondo, comprendente il corpo, la mente e lo spirito.

Gli antichi praticanti Yoga possedevano una profonda comprensione della natura umana e di tutto ciò di cui l'uomo abbisogna per vivere in armonia con se stesso e con ciò che lo circonda. Essi percepivano il corpo come un veicolo alla cui guida sta la mente, mentre l'anima è la vera identità dell'uomo. L'azione, le emozioni e l'intelligenza sono le tre forze che muovono il "veicolo corpo". Per consentire uno sviluppo integrato, queste tre forze debbono essere in equilibrio.

Gli antichi yogi (rishi), migliaia di anni fa, avevano adottato l’abitudine di osservare gli animali della foresta notando che ognuno di loro possedeva determinate qualità e che ognuno di loro assumeva posizioni peculiari. Imitandone le posizioni, gli Yogi osservarono benefici effetti anche sul loro corpo. Per esempio, il pavone è un’animale caratterizzato da un grande potere digestivo al punto che può digerire perfino un serpente velenoso e quindi, adottando una posizione che assomigli a quella del pavone, si può rafforzare notevolmente il tratto intestinale. Gli Yogi erano arrivati in maniera del tutto empirica alla deduzione dei legami causa-effetto esistenti fra l'esecuzione di determinati esercizi e i benefici che ne nascevano e avevano creato una serie di esercizi chiamate ASANA (posizione mantenuta confortevolmente). Dai testi antichi emerge la capacità sottilissima dei rishi di percepire con grande nettezza fenomeni naturali, loro connessioni e meccanismi normalmente invisibili e comunque difficili da cogliere anche per la scienza occidentale, giunta a conclusioni analoghe assai tardivamente.

“Se la concezione del divino determina il carattere di una civiltà dovremmo concludere che l'Occidente ha subordinato il suo senso del divino a un principio esterno indirizzando lo sguardo a un luogo lontano e irraggiungibile, una presenza totalmente altra dispersa nell'immensità dell'universo, un Dio che non è in me ma è fuori di me… Al contrario l'Oriente ha posto nella dimensione interiore dell'anima il suo centro e ha fondato il suo senso a partire da questa sconvolgente intuizione: il principio divino dimora in me, ovvero: "Io sono Dio" (Tat twam asi, Tu sei quello). Perciò l'unica scienza desiderabile è quella che si pone davanti all'anima e l'unica tecnica possibile è quella che conduce alla conquista dell'anima stessa. “Psicologia dello Yoga" – Marcello Busato

Vi sono differenze considerevoli nei processi di pensiero mentali e nella condotta esteriore dell’Est e dell’Ovest. Il pensiero e gli ideali dell’India sono piuttosto diversi da quelli di altre nazioni dell’Est. Gli Indiani hanno certamente una inclinazione spirituale verso la vita ed il mondo: essi considerano ogni pensiero ed azione come parte della loro pratica spirituale. Tutti gli aspetti della vita indiana sono basati sulla spiritualità.

A livello filosofico, l’Oriente non ha mai prodotto alcun sistema concettuale del rigore di un Aristotele perché lungo tutta la storia della filosofia orientale le sue tradizioni hanno sempre privilegiato l’esperienza interiore diretta, e scoraggiato la speculazione metafisica puramente intellettuale.

Esistono oggi nel mondo 3 religioni rivelate : (la Cristiana con 5 correnti e 56 chiese diverse; la Maomettana con 3 correnti e 65 movimenti; la Ebrea con 3 correnti e 12 tribù); 17 grandi dottrine filosofiche (Induista con 6 correnti e 1256 movimenti; la Buddhista con 3 correnti e 1680 movimenti; la Confuciana con 8 correnti e 840 scuole); inoltre sono accertate 26.397 credenze, ed ognuna di queste ha il suo corredo di "dogmi", culti e leggi, e il suo "pensiero". Sicuramente la ricerca del trascendente, il misticismo e il desiderio di auto-realizzazione sono patrimonio dell’intera umanità.

 

Approcci dello Yoga

L’approccio allo Yoga può rientrare in 5 diverse categorie:

1. Yoga come metodo per mantenersi in salute, per dimagrire e abbellire il corpo: è uno yoga che si interessa esclusivamente dell’aspetto fisico
2. Yoga come sport: praticato principalmente in Sud America dove gli atleti eseguono centinaia di difficili posizioni e partecipano a competizioni internazionali
3. Yoga come terapia: approccio che enfatizza l’utilizzo delle pratiche per prevenire e sanare patologie di diverso tipo
4. Yoga come stile di vita: le pratiche sono eseguite quotidianamente e la filosofia che abbraccia ogni aspetto della vita viene adottata completamente
5. Yoga come disciplina spirituale: in questo caso il praticante ha come meta principale il raggiungimento dell’illuminazione, dell’auto realizzazione.

Il sistema Yoga formulato da P.R.Sarkar si può sintetizzare nella formula: autorealizzazione e servizio all'umanità.

I due ordini di significati dello Yoga si compenetrano: l'unione con l'assoluto è possibile tramite l’auto-realizzazione ma non c’è liberazione individuale possibile in un mondo schiacciato dalla sofferenza e dalle ingiustizie… per questo lo Yoga non può prescindere da una precisa e limpida coscienza storica e sociale.

Non solo esercizio fisico

LO YOGA COINVOLGE TUTTI I LIVELLI DI ESISTENZA, PARTE DAL CORPO PER ARRIVARE ALLE EMOZIONI, ALL'INTELLETTO, ALL’INTUIZIONE E ALLA RICERCA DELL’INFINITO SVILUPPANDO ANCHE UNA COSCIENZA SOCIALE CHE MATURA NELL’AMORE UNIVERSALE.

"Impegnatevi in attività così utili che perfino il peggiore dei vostri nemici non abbia motivo di disprezzarvi, rendetevi utili in modo tale da essere soddisfatti anche mentalmente pensando che non avete mai sprecato il vostro tempo su questa terra".

Shrii Shrii Anandamurti

 

Tantra Yoga

Tantra significa letteralmente "Ciò che libera dall'oscurità".

Il Tantra è una antica scienza pratica introdotta da Sadashiva, in India 7000 anni fa. Il Tantra rappresenta l'atteggiamento di trasformazione della propria vita teso ad innalzarsi dalla grossolanità all'unione con l'infinito, con la Coscienza Cosmica: uno stato superiore ai legami della relatività. Il Tantra è essenzialmente un metodo concreto di meditazione ed ideazione positiva. Esso incoraggia anche la prospettiva cosmica: il mondo fenomenico viene considerato espressione della Coscienza Infinita. Fin dai tempi più remoti la filosofia pratica del Tantra non si limitò alla meditazione soggettiva ma estese ai campi della letteratura, arte, danza, medicina, era un approccio completo alla vita.

Col trascorrere degli anni si svilupparono diverse espressioni del Tantra alcune delle quali sono oggi conosciute sotto il nome di Yoga.

Yoga significa "Unione" e si riferisce all'unione degli individui con la Coscienza Cosmica. I vari yogi cercarono di ottenere l'unione cosmica attraverso un particolare aspetto del Tantra piuttosto che altri.

Gli Yogas più conosciuti sono:

  • Janana Yoga Yoga della conoscenza
  • Karma Yoga Yoga della giusta azione
  • Bhakti Yoga Yoga della devozione
  • Hata Yoga Comprende esercizi fisici per lo sviluppo corporeo
  • Raja Yoga Conosciuto anche come Astaunga Yoga o Yoga degli otto gradini, composto 2500 anni fa da Patanjali.

La divisione del Tantra in diversi sottogruppi condusse al suo declino quale stile di vita efficace e completo.

Shrii Prabhat Ranjan Sarkar ha introdotto nuovamente il Tantra originale per la realizzazione dell'individuo e il servizio all'umanità.